Aveva messo carne fino a diventare una bella donnina. E vivacissima per giunta. Cinguettava come una ghiandaia. E aveva qualcosa di intelligente da dire su tutto, meglio della radio.Truman Capote, "Colazione da Tiffany"
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Commenti
Aggiungi un nuovo commentoGli attuali ritrovati tecnologici hanno reso obsolete non la radio (che anzi conosce una seconda giovinezza) ma quelle modalità trasmissive a più bassa qualità e più alto costo (onde lunghe, medie, corte). Il nostro Paese, e mi duole molto sottolinearlo, è stato tra i primi ad avviarne lo smantellamento. Ma ancor più mi duole che ciò avvenga senza alcuna reazione popolare, dopo che abbiamo accettato le riforme più dure della nostra storia recente ed un incredibile aumento della pressione fiscale.
Considerazione finale: abbandonare un'epoca si può anche fare ma non mantenerne alcuna traccia storica, non creare musei, non onorare la memoria di coloro che ci hanno lavorato e che l'hanno vissuta, è la cosa più offensiva.
A questo punto credo che in un paio d'anni o forse anche prima l'onda media sparirà dall'Italia.
Considerato che Napoli e Bologna, ad esempio, sono già state disattivate, si presume che per aree metropolitane si debbano sostanzialmente intendere Roma e Milano, oltre probabilmente a Torino, che tuttavia non sono tecnicamente l'habitat ideale per le onde medie.
Cosa resta oggi della fantomatica rete unica in onda media? Alcune decine di trasmettitori superstiti - dopo la dipartita di Roma, Napoli, Bari, Caltanissetta ecc. - di bassa potenza e ubicati in modo da non coprire omogeneamente il territorio italiano nelle ore diurne.
La notte il Sud è totalmente scoperto: a Palermo, spenti a mezzanotte i 1116 kHz di Monte Pellegrino, per puro diletto di appassionato di radioascolto ricevo l'evanescente segnale di Milano e certe volte quello di Roma che un tempo era una stazione di portata nazionale che garantiva la continuità dell'ascolto della programmazione principale quando le stazioni siciliane erano impegnate nella programmazione regionale.
Sorprende, invece, il segnale più intenso e stabile sui 657 kHz (Coltano).
Da vecchi documenti leggo che l'EIAR alla vigilia della seconda guerra svolgeva il servizio di radiodiffusione dalle sole stazioni di Milano, Torino, Genova, Bolzano, Trieste, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Catania con potenze da 3, 10, 20, 50, 100 kW.
Se l'obiettivo perseguito con pervicacia dalla RAI, sorda a qualsiasi lamentela, non è la totale chiusura delle onde medie ma una seria razionalizzazione, che riduca i costi di esercizio e assicuri la continuità del servizio, dovrebbe tradursi nel mantenimento di pochi siti di trasmissione ubicati però in modo da assicurare una copertura diffusa e omogenea che garantisca su larga scala almeno una sufficiente comprensibilità del parlato ricorrendo anche al ripristino della frequenza di 846 kHz totalmente liberi da interferenze.
Resto ammirato dall'attività di Radio Capodistria, lontana e oggi neanche tanto potente, che di notte ascolto molto bene.
a quella di Radio Cina Internazionale (702 kHz)e che anche Milano Siziano sia stata riportata verso lo stato dell'autunno scorso.
Credo proprio che quando la VOCE nostra finalmente arriverà a chi di dovere, diranno:
"Purtroppo gli impianti sono già stati smantellati, altrimenti se sapevamo che a qualcuno interessava tenerli in funzione, potevamo tenerne acceso qualcuno"
Le firme della petizione on line purtroppo credo che non daranno nessun frutto, stanno smantellando alla velocità della luce, e la burocrazia troppo lenta.
Credo proprio che nessuno stia facendo nulla per evitare di eliminare la rete in Onde Medie, cioè LA RADIO...........
A volte mi sembra di sognare, non riesco proprio a capacitarmi che tutto ciò stia avvenendo veramente nel paese di Marconi.
Però il canone lo hanno aumentato, ma il servizio è calato,
avanti pure con le nuove tecnologie BRAVI !!
siamo sicuri che tutto ciò che smantellate poi un giorno non farà la fine dei filobus nelle città, che prima hanno smantellato tutta la teleferica e poi dopo anni hanno deciso di rifarla meditate gente meditate....
Saluti
Fabio
Da ragazzo mi ricordo che venivano ascoltate quasi esclusivamente per le partite di calcio, poi dopo si passava alla modulazione di frequenza per programmi più disinvolti.
Sarebbe opportuno liberalizzare lo spettro in onde medie ai privati, come spesso cita il sig. Furlan per potere dare voce a questa "minoranza" italiana che ha tutto il diritto di potere esprimere le proprie idee con un mezzo che è nato libero.
In auto, in mezzo ai monti, cosa ascolterò?
Potenza dell'onda media, ieri alle 18.40 sentivo il GR regionale della Sardegna sui 1062 (con un po'di QRM della programmazione nazionale) Vedremo cosa resterà, se qualcosa resterà.
Farò ancora qualche controllo nei prossimi giorni, prima di passare alla triste cancellazione della frequenza dalla memoria dell'autoradio.
In ogni caso, mi associo ai commenti di tutti sulla questione onde medie RAI. Anche se io abito nella parte di pianura di Imola, per me era molto più facile sintonizzarsi sulle O.M. e avere un ascolto pressoché soddisfacente rispetto alla modulazione di frequenza che è fortemente sensibile, in particolare sugli 89,5 MHz di Colle Barbiano, alle stazioni in trasmissione a ridosso della frequenza designata. Certo, quando era attiva anche Budrio era ancora meglio...
Concludo dicendo che posso solo immaginare l'amara sorpresa di un mio amico, collega soccorritore presso la locale Pubblica Assistenza, che sul suo piccolo Suzuki era sempre incollato ai 999 di Rimini Viserba ovunque andasse perché, a suo dire e a ragione, era l'unica frequenza di Radio Uno che si sentiva sempre bene.
Ho provato a risintonizzare la frequenza dei 999 KHz dopo le 16,30, ma arriva una radio russa (o moldava) che surclassa la stazione di Perugia.
Peccato per la stazione di Rimini. Ricordo che tra l'altro il trasmettitore valvolare da 20 KW fu sostituito nel 2004 (dopo la razionalizzazione del 15 maggio) con uno nuovo da 6 KW allo stato solido. Mi chiedo che cosa ne sarà di tutti i trasmettitori spenti, molti dei quali avevano meno di 10 anni di attività, ad esempio la stazione di Caltanissetta aveva sostituito il trasmettitore dei 567 KHz con uno allo stato solido da 25 KW circa una decina di anni fa, magari potrebbe essere trasferito a Roma per riaccendere con 25 KW Santa Palomba sui 846 KHz per il servizio in Lazio oppure qualche stazione potente come Torino o come Pisa Coltano potrebbe trasferirsi proprio su 846 KHz per una migliore copertura serale e notturna.
Mi piange il cuore per lo spegnimento di tanti segnali utili ed efficaci, segnali che in altre nazioni come Francia o Germania rimangono in servizio proprio per un pubblico servizio che in Italia si sta smantellando poco a poco senza nemmeno lasciare la banda delle onde medie ai privati. Basterebbe che la RAI affittasse ai privati le stazioni che ha deciso di spegnere, così avrebbe anche un rientro economico.
Biella, Cortina, Gorizia, L'Aquila, Sassari, Bressanone, Brunico, Como, Perugia, Potenza, Terni e Trieste.
Quindi verranno lasciate senza onde medie intere regioni italiane, si chiude Trieste Monte Radio che era stata "ristrutturata" con l'abbattimento della torre emittente sui 819 kHz e la messa in sicurezza con il ribassamento dell'altro traliccio che diffonde ora i 819 KHz assieme ai 981 KHz in lingua slovena appena 2 anni fa, nel febbraio 2011. Si parla di 12 impianti superstiti, tra cui Milano Siziano. Massimo da Gorizia.
Al di là delle considerazioni affettive, la recente serie di spegnimenti, tra cui Rimini Viserba, stazione "costiera" di non indifferente importanza, ci sono delle considerazioni da porre:
1) la politica misteriosa sul destino delle O.M. senza alcuun comunicato ufficiale;
2)la scellerata logica dello spegnimento di impianti, che, indipendentemente dalle potenze o ubicazioni, per costituzione delle strutture trasmissive, permettevano magari non l'ascolto di Sondrio a Bormio, ma in altre zone sì, soprattutto nelle ore di maggior propagazione e divenendo perciò strumento essenziale in tutte quelle comunicazioni in situazioni d'emergenza in caso di crash della rete M.F.
E' una scelta sbagliata e priva di ogni logica sia
a livello di completamento della ricezione del servizio pubblico sia per la facilità di ricezione e sintonia degli apparecchi radio.
Ho controllato su Rai Way ma nei trasmettitori pugliesi non c'è più in funzione alcuna emittenza in O.M.Qualcuno sa dirmi da dove trasmettono?
Hanno forse riaperto una stazione in OM ?
Nessuna traccia di altre emittenti italofone, nemmeno Foggia, solo alcune emittenti arabe ed altre poco identificabili.
Radio Capodistria ascoltabile come una radio locale: niente fading o disturbi. Dovremmo tutti andare a scuola da loro.
Sono davvero molto deluso da questo assurdo voler demolire a tutti i costi ciò che ha sempre garantito un ottimo servizio ma, si sa, il dirigente poco sa di servizio e copertura; lui deve "ottimizzare" e quindi, taglia tutto quello che, secondo lui, non serve più ma ignora che l'onda media, da quasi un secolo, ha garantito il servizio e la copertura, senza mai dare problemi. Ricordo ancora che partendo da Roma alla volta di Ancona, sintonizzavo gli 846 Kc di Roma e non la perdevo più; mi seguiva fino all'arrivo con discreto segnale e quando ero a Londra, ascoltavo il gr di mezzanotte sui 900 di Milano con una semplice radio portatile, anche piuttosto modesta. Secondo me, è una grossa fesseria e poi, perchè non si lascia spazio alle emittenti commerciali in OM? Almeno, si sentirà qualcosa. Ciao a tutti. Paolo.
Saluto gli appassionati delle MW.
L'impianto di trasmissione del Centro di Rai Way di Ceglie del Campo (Bari, 1116 kHz) è stato spento e le sue torri (antenne) abbattute. Oggi a distanza di quattro anni il panorama è vuoto ma rimangono i ricordi e la storia. Un video con la storia dell'Iimpianto ad onde medie Rai di Bari Ceglie del Campo dalla sua nascita nel 1932 sino allo smantellamento con l'abbattimento delle antenne è visibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=vn73I99yx8A
Valter, Adelfia
Saluti.