Il Prefetto della Segreteria (vaticana) per le Comunicazioni mons. D.E. Viganò ha lasciato l'incarico la mattina del 21 marzo 2018, dopo circa tre anni dalla costituzione dell'ente che ha assorbito la
Radio Vaticana, il Centro televisivo e si apprestava a compiere una fusione dei mezzi di comunicazione della Santa Sede in un quadro di convergenza, oggetto di analisi e discussioni non solo tra gli esperti. Lo sostituisce provvisoriamente Mons. Lucio Adrián Ruiz, argentino.
La decisione di mons. Viganò non pare legata solo alla vicenda della lettera di Benedetto XVI diffusa parzialmente e poi emersa nella sua integralità dopo diversi giorni come sembra potersi desumere dal paragrafo iniziale dello scritto indirizzato a Papa Francesco lo scorso 19 marzo in cui Mons. Viganò parla di molte polemiche sollevate negli ultimi giorni "circa il mio operato che, al di là delle intenzioni, destabilizza(no) il complesso e grande lavoro di riforma che Lei mi ha affidato nel giugno del 2015 e che vede ora, grazie al contributo di moltissime persone a partire dal personale, compiere il tratto finale".
E della prosecuzione della riforma dei media parla anche il Santo Padre nella lettera di accettazione delle dimissioni, sia nominando mons. Viganò quale assessore della Segreteria per le Comunicazioni, sia riprendendo il tema del proseguimento della riforma “ormai giunta al tratto conclusivo con I'imminente fusione dell'Osservatore Romano all’interno dell'unico sistema comunicativo della Santa Sede e I'accorpamento della Tipografia Vaticana”.
Le due lettere (dimissioni e accettazione) appaiono ad una nostra prima lettura scritte rapidamente e può essere prematuro valutare da esse l’effettivo sviluppo della riforma dei media vaticani ma non può sfuggire come il Papa accenni agli incontri con Mons. Viganò e dichiari accogliere “non senza qualche fatica” le sue dimissioni.
Per il momento sostituisce Mons. Viganò il suo vice Mons. Lucio Adrián Ruiz, 53 anni, argentino, informatico, laureato alla Scuola Tecnica Superiore d’Ingegneri di Telecomunicazioni di Madrid. Un tecnico, dunque, che potrà svolgere un’opera significativa di analisi della situazione e delle diverse modalità di diffusione della radio compreso quel sito “versione Beta” da cui la
Radio Vaticana sembra in parte sostituita da alcuni mesi.
I testi integrali delle lettere di mons. Viganò e del Papa sono su:
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/03/21/0212/00461.html
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